lunedì 20 febbraio 2012

Evolvere l'otto per mille

Mi sento come un calcolatore elettronico che ogni tot mesi diventa obsoleto e per non essere gettato via ha la necessità di aggiornarsi, ma evitando la formattazione per non perdere i dati salvati in precedenza. Ogni tot mesi cambio interessi e passioni, e ciò che nei mesi precedenti pareva rappresentarmi e dogmaticamente seguivo con piacere ad un tratto interesse non me ne suscita più, quasi mi disgusta.
Questo dovrebbe essere il normale processo di crescita di un essere umano, ma non è affatto detto che sia per forza un processo positivo o che segua un naturale corso. Queste sono le direzioni possibili che mi si prospettano:

1) (de)Crescita: il processo seguirà il suo naturale corso e continuerò ad aggiornare i miei interessi, creandomi ogni volta una nuova identità sociale a partire dai miei gusti personali, ed omologandomi al modo di vestire di coloro con cui li condividerò.
A 30 anni diventerò metallaro.
A 40 anni diventerò truzzo.
A 50 sarò emo.
Ai 60 mi sa che di questo passo non ci arrivo.


2) Ritorno alle origini: non riuscendo a trovare nuove fonti di conoscenza, tornerò alla fasi precedenti.
Riderò ascoltando le parodie melodiche dei Gem Boy, piangerò sul cuscino ascoltando Marco Masini.

3) Nichilismo totale e assoluto.
I peli del naso mi arriveranno all'ombelico, quelli ascellari alle anche, porterò sempre il solito paio di pantofole perché le unghie dei piedi le avranno traforate.
Il mondo mi farà cacare. Tutto mi farà cacare. Resterò chiuso in casa perché quello che c'è fuori mi farà cacare. Anche casa mia mi farà cacare ma almeno avrò un bagno. Che farà cacare per antonomasia.

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