martedì 30 novembre 2010

Wikileaks, dove sono gli alieni?

Non è mica possibile, cazzo.
Sento al TG1 che questa Wikileaks di cui ignoravo l'esistenza fino a quel momento avrebbe pubblicato in serata documenti riservati sottratti al governo USA.
E io sono contento, cazzo!
"Finalmente ne sentiremo delle belle!" penso.
La mia mente comincia a fantasticare su quali possano essere queste sconcertanti rivelazioni:
- La verità sull'11 settembre,
- La verità sulle missioni di guer...pace in Afghanistan,
- Il terzo segreto di Fatima,
- L'esistenza dello yeti,
- Il motivo per cui mi trovavo a seguire il telegiornale diretto da Minzolini all'ora di pranzo,
Ma soprattutto gli alieni.
La verità che è là fuori, citando Fox Mulder, la cosa che più premeva alla mia fanciullesca immaginazione era quella! È da quando sono bambino che mi spaventano! Più di mostri, uomini neri, bau-bau, licantropi, vampiri, ecc...Mi è capitato di sognare che venivano a rapirmi e poi puntualmente mi svegliavo, ancora prima che mi installassero una sonda in culo.
Mi può essere mossa come critica che era stato chiaramente spiegato che i documenti di Wikileaks riguardavano le diplomazie occidentali,  e io mi difendo affermando che come spiega "Men in black" un rapporto diplomatico tra Terra e Resto dell'Universo esiste eccome. E anche che Will Smith è un tamarro.
Ma la verità qualcuno la conosce e non ce la vuole dire, e forse non  ci vorrebbe nemmeno poi molto a scoprirla, basta mettere le mani sul portafoglio e pagare.
Col denaro si compra tutto, anche la verità.
Per questo ho forti sospetti su Jimmy Wales, che continua a fissarmi con i suoi occhioni blu e supplichevoli, in attesa della mia elemosina.
Non importa essere nerd per conoscere Jimmy Occhi Blu, basta essere scolaretti incaricati di fare una ricerca scolastica, il che equivale ad essere nerd perchè ormai tutti gli scolaretti lo sono. Insomma, basta aprire una pagina qualsiasi di wikipedia, l'enciclopedia del web scritta dai nerd, quindi anche da quegli odiosi scolaretti lentigginosi.
L'informazione infatti è ormai in mano a tutti.
Oddio, lo è sempre stata dato che anche il gossip è informazione ed esiste da sempre: così come la sora Cesira racconta alla signora Pastrini del terzo piano cosa accade nel quartiere, pure la signora Gudrum raccontava alla signorina Bundu della caverna accanto cosa aveva catturato suo marito nell'ultima battuta di caccia: tre camosci, un mammuth e due lepri. Anzi, una sola lepre perchè l'altra l'avevano data ad un mendicante vestito solo di una foglia di fico: Jimmy Wales.
Diciamo quindi per essere più restrittivi che è il giornalismo ad essere al giorno d'oggi nelle mani di tutti.
Fa giornalismo pure un ragazzino di 15 anni che coindivide un articolo su Facebook, il quale con tutta probabilità è lo stesso scolaretto odioso che scrive su wikipedia. Ti odio perchè sei un piccolo nerd, ma ti stimo se da bravo piccolo alternativo arrogante cerchi di far trapelare la verità anche tra i tuoi amichetti che pensano solo alla loro PSP, a ballare la tecktonik e a trombare come ricci. Son tanto precoci questi scolaretti.
Piccolo nerd, tu devi continuare a condividere questi articoli, tu sei il futuro di questa nazione e sappi che la verità che tu fai girare fa paura ai potenti. Fallo tu mentre i tuoi connazionali ventitreenni sono intenti a scrivere queste cazzate sui blog.
Salva tu il futuro di cui fai parte!
Wikileaks dice che Berlusconi è vanitoso e puttaniere ed il popolo grida "grazie al cazzo!"?
Tu condividilo lo stesso quell'articolo!
Non sarà mai abbastanza condividerlo una sola volta, se la gente continua a restare ferma immobile e a farsi governare da mafiosi e corrotti.
Scendi in piazza, piccolo nerd!
Manifesta almeno tu, io non posso perchè sono incollato sulla mia sedia ad esortarti alla ribellione scrivendo sul mio blog.
Mi vergogno, piccolo nerd, perchè riuscirei a staccarmi da questa sedia solo se ci fosse Jimmy Wales a punzecchiarmi con un bastone ordinandomi di fargli la carità. Allora mi alzerei. Per dargli due ceffoni.

lunedì 29 novembre 2010

Sono un artista a 360 gradi.

Essere un qualcosa a 360 gradi significa percorrere un giro completo lungo la circonferenza per tornare al punto di partenza, esattamente dove si era in principio quando si era fermi. In pratica, vuol dire non fare un cazzo.

lunedì 15 novembre 2010

Non vedo, non sento, meglio se non parlo.

Guardo la tv, c'è Saviano che ci parla delle gerarchie delle organizzazioni mafiose usando come preambolo la leggenda di Osso, Mastrosso e Calcagnosso, i tre cavalieri di Toledo che nel 1400 formarono le tre principali organizzazioni criminali della nostra penisola: mafia, camorra, 'ndrangheta.
Qual'è stato il commento di una persona che come me stava assistendo alla trasmissione?
"Era meglio se se ne stavano a casa loro!"
Commenti del genere ti fanno capire che puoi fare informazione quanto ti pare, ma se sono queste orecchie a recepire il tuo messaggio, allora il tuo fiato è sprecato e sei meno efficace di un cottonfioc.
Non facciamo di tutta l'erba un fascio, non sono tutti così, ma a votare ci va anche questa gente qui, e sono la maggioranza. E allora dai ragione a Corradone Guzzanti quando dice di cambiare gli elettori e non i partiti.
Ma da cambiare sarebbe il mondo intero.
Anzi no, non il mondo, ma il pensiero della gente.

Perchè il mondo non è mai cambiato, è sempre stato il pensiero della gente ad essere soggetto a modifiche.
Sulla testa di Newton cade una mela, lui scopre la forza di gravità, essa col tempo viene insegnata nelle scuole ed adesso sappiamo tutti perchè cadono le mele.
Ma la forza di gravità c'era anche prima, quando non sapevamo della sua esistenza, solo che adesso ha un nome.
Ma perchè "Gravità"? Magari aveva già un nome suo: magari si chiamava Carlo.
Diamo un nome ad ogni cosa, che piaccia o no alla cosa nominata, ed allora ce ne sentiamo padroni e ci permettiamo di decidere il suo destino.
Abbiamo chiamato il nostro pianeta Terra e adesso ci permettiamo di danneggiarlo. Forse ancora più volentieri per il fatto che abbia un nome femminile, del resto la donna è sempre stata soggiogata dall'uomo.
 Freud parlava di invidia del pene da parte della bambina, che una volta divenuta adulta sostituirà il pene mancante con il figlio avuto.
Beh, Freud era un cocainomane (è un dato di fatto, voleva proporre la cocaina come medicinale).
In realtà si tratta di "invidia della mancanza del pene" da parte dell'uomo nei confronti della donna.
Perchè il pene è un secondo cervello e pertanto è perennemente in conflitto con quello primario che sta nella scatola cranica, quindi l'uomo vive in un continuo conflitto tra intelletto e soddisfacimento sessuale.
Prevedo che comincerò a capire qualcosa quando andrò in andropausa.
Ma allora le donne sono più intelligenti degli uomini? No, loro di cervello ne hanno uno solo, e funziona male.

domenica 14 novembre 2010

Ho numerosi progetti in cantiere, ma sono arrivati gli ispettori del lavoro e hanno chiuso tutto.

Ecco, questo è il mio primo post nel mio primissimo blog.
Che in verità è un Gablog, in quanto mio e chiamandomi io Gabriele le conclusioni sul motivo per cui ha tale nome giungono da sole. E pare ci siano arrivati anche altri prima di me, infatti digitando su Goooooogle (o Gogol) la parola Gablog ne compaiono tipo una decina.
E io che pensavo di essere stato originale...
Ma è sempre così: qualcuno c'è sempre arrivato prima. Magari non ha avuto il coraggio di dirlo al mondo oppure non l'ha cagato nessuno perchè lo zeitgeist dell'epoca non era favorevole e per questo il nostro antesignano si è gettato nella fossa comune. Zeitgeist di merda.
Del resto pare che Mozart avesse scoperto il rock, e ci verrà svelato nel film Amadeus 2 - Il ritorno di Salieri, che uscirà in tutti i cinema nel duemilamai.
E la teoria della relatività? Già postulata da un venditore di meridiane dell'antica grecia. Ma andare in giro ad asserire che il tempo non esiste avrebbe arrecato danno alla sua attività commerciale, per questo si guardò bene dal promulgare la sua teoria. I commercianti sono sempre un passo avanti in queste cose.
Mi viene da citare Copernico e Galileo, ma solo per fare due nomi. Non mi va di scrivere altro a riguardo perchè sono svogliato oltre che stronzo.
Per questo apro un blog: per scrivere cose già pensate, dette, scritte e/o disegnate sulle pareti di una grotta di modo che qualcuno me le rubi e possa farle sue. Se ne ha il coraggio.
Ma anche per lasciare una traccia della mia esistenza su una pagina web, fino al giorno in cui le macchine diverranno indipendenti, si ribelleranno e formatteranno tutto solo per fare un dispetto a me e a tutti gli altri blogger del villaggio globale.
Così ce lo metteranno in culo anche da morti.