mercoledì 26 febbraio 2014

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Ultimamente sono molto pendolare ed il viaggiare su un mezzo di trasporto senza esserne il conducente porta a pensare a molte cose:
Come mai non posso permettermi un auto?
Perché quando ho il biglietto correttamente convalidato non me lo controlla mai nessuno?
Come potrei fare più viaggi usando sempre il solito biglietto?
Perché non tenere gli occhi bene aperti per tutto il viaggio e cambiare carrozza appena appare il capotreno?
 In pratica il cervello si affolla di una serie di quesiti criminosi al solo scopo di risparmiare i soldi del biglietto, uno sforzo neuronale che se fosse utilizzato a fini ben più utili il pendolare potrebbe permettersi un camper, o un treno tutto suo. Queste elucubrazioni vengono tutte interrotte di botto da una figura che si aggira per le carrozze del Regionale...

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Scusate, mi era parso di intravedere il capotreno.
Mi riferivo alle zingare che chiedono l'elemosina.
Esse svolgono un lavoro illegale e lo fanno pure viaggiando gratis, sono più efficienti dei narcotrafficanti in questo.
La richiesta d'elemosina è diventata un business e come tale si è evoluta. Per ottimizzare i tempi tra domanda e offerta da anni le zingare non si fermano più singolarmente da passeggero a passeggero, ma passano celermente lasciando su ogni seggiolino occupato un biglietto da visita, come i grandi venditori sanno fare.
In verità, più che un servizio ti offrono molto di più: l'opportunità di sentirti una persona migliore, disposta a condividere qualche spicciolo con un bisognoso.
Ti offrono qualche secondo di compiacimento nell'elargire una piccola somma con tanta generosità.
Oppure ti evitano il secondo di imbarazzo in cui cerchi di ignorarle mentre ti agitano il palmo della mano di fronte al naso. È comunque un servizio, e come i migliori servizi tu non l'hai affatto chiesto. Ma puoi usufruirne. Come rifiutare?
Questo business dell'elemosina agli zingari si è sì evoluto tecnologicamente, ma ha radici antichissime. Il messaggio scritto su quei bigliettini è stato tramandato di secolo in secolo, di cartello in cartello, e ha radici bibliche.
È difatti noto nella tradizione popolare che gli zingari rapiscono i bambini. Alle volte li scambiano. Come mai tanti figli non somigliano ai genitori? Come mai le famiglie abbienti hanno figli che sin da adolescenti ne sputtanano il patrimonio?
La risposta è semplice: sono stati scambiati con i figli degli zingari.
Il primo caso di rapimento di primogenito è presente addirittura nella Bibbia, nel Libro dell'Esodo. L'angelo della morte che rapì i primogeniti agli egizi chi credete che fosse? Uno zingaro, ovvio.
Per evitare il rapimento dei loro primogeniti, Mosè ordinò agli ebrei di marcare gli stipiti delle loro porte con una scritta...  

"O 2 FIGLI E NO LAVORO. VI PREGO DATE ME POCO SOLDI. DIO VI BENEDICA"

Le ultime tre parole, sono chiaramente la firma di Dio, mandante dell'angelo della morte zingaro.
Il messaggio degli zingari ha quindi un senso non solo in chiave commerciale, ma addirittura religioso.
Tutto questo spiega come mai dalla liberalizzazione del mercato energetico in Italia i nostri campanelli siano suonati assiduamente da agenti commerciali senza scrupoli, in un atteggiamento tanto simile a quello dei testimoni di Geova.
Del resto anche la religione è ed è sempre stata un business spietato.

Adesso scusate, ma la prossima stazione è il capolinea.



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