venerdì 3 dicembre 2010

Fabbricante di aforismi (Ipse Dixit)

Avete presente quando dovete partire per una vacanza e vi ritrovate a preparare la valigia all'ultimo secondo ma vi accorgete che l'accappatoio è troppo grande per entrarci? Voi allora lo ripiegate tante ma tante di quelle volte che alla fine diventa più spesso che largo, finchè non sentite dei colpetti sulla vostra spalla e girandovi scoprite che è la marmotta che confezionava la cioccolata che si sta proponendo di piegarlo per voi esclamando: "Impara da chi lo fa di mestiere, imbecille"?
Ecco, questo è lo stesso procedimento con cui si crea un aforisma: si prende un pensiero formatosi ponderando una certa esperienza vissuta, lo si ripiega infinite volte sintetizzandolo in una frase di poche parole: eccovi servito il vostro aforisma.
Gli aforismi esistono da sempre e molti sono stati tramandati fino ai giorni nostri per essere tutti raccolti su wikiquote ed infine condivisi o riportati negli status degli utenti di Facebook.
Nell'era digitale gli aforismi la fanno da padrone, tutti infatti ne fanno un abbondante uso, dal bambino brufoloso all'adulto canuto. Ma queste categorie diametricalmente opposte hanno due grossi punti in comune: il titolo di studio di quinta elementare e una memoria incapace di ripetere a voce l'aforisma precedentemente condiviso.
Il problema è che premere "Mi piace" e "condividi" è troppo facile, e così i più finiscono per riportare sulle loro bacheche citazioni in netto contrasto tra loro. Un esempio moderno e rozzo possono essere due citazioni del tipo "Il sesso è niente senza amore" e "Trombale tutte finchè il batacchio ti regge". Solitamente questi particolari esempi vengono riportati dallo stesso soggetto in due determinati periodi della vita, il primo durante una passionale storia d'amore ed il secondo alla fine di questa.
Tali aforismi di bassa caratura culturale dominano oggigiorno su Facebook, ormai popolato da fabbricanti di aforismi, perlopiù analfabeti che si improvvisano poeti e trovano pure una schiera di deficienti che diventano fans (o piacitori) della loro pagina.
Del resto il principio chiave dei social network è "esprimere la propria individualità con cose prodotte da altri" (cit. Stewe Griffin, tanto per dimostrare che pure io appartengo a questa schiera) ma questo non è poi così grave pensandoci bene, dato che la stessa identità è guidata dai gusti personali maturati: dal cinema alla musica, dall'abbigliamento all'alimentazione.
Ma con le parole c'è da stare attenti.
È troppo facile essere romantici con frasi di altri, ed un partner amoroso con un minimo di senno dovrebbe dubitare della sincerità dei sentimenti espressi nel rapporto. Persino un uomo mefistofelico come Ignazio La Russa diventerebbe un fascinoso latin lover se cantasse all'amata le poesie di Sandro Bondi.
Ed il mondo della politica è preoccupante in questo frangente: un politico cita un noto poeta, la gente pensa "Che uomo dotto! Merita il mio voto!" e finisce che il politico che usa frasi di altri, coi suoi fatti lo mette nei nostri culi.
Imparare a memoria brevi frasi altrui, non è poi una così grande prova di cultura.
È vero che riassumere lunghi pensieri filosofici per renderli alla portata di tutti è utile, ma impararli non significa averli realmente compresi.
Nietzsche disse "Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria".
E io mi congratulo con te, Friedrich, sia per la frase che per i tuoi magnifici baffoni ma...proprio con un aforisma me lo vieni a dire pure tu?
E qui si contrappongono le opinioni, perchè per alcuni scrivere un aforisma contro gli aforismi è una genialata, per altri è una stronzata. Ma questa divergenza di opinioni valorizza il pensiero individuale di chi legge e giudica. Forse proprio in questo sta il genio.
Anche questro tramandarsi nei secoli gli aforismi è molto interessante: abbiamo riportati aforismi di venerabili pensatori dell'antichità, mentre quelli proferiti da anonimi sono tutti stati affibbiati a Jim Morrison. Già, il web ha reso il leader dei Doors un autentico fabbricante di aforismi, ma come tutti sappiamo il Re Lucertola non passava certo le sue giornate esclusivamente a scrivere future citazioni: le passava anche a drogarsi.
Una sola cosa è certa:
Qualsiasi pensiero geniale stia invadendo la vostra mente in questo momento, qualcuno lo ha già saputo descrivere usando meno parole di quante ne state usando voi adesso.



Dura la vita per un fabbricante di aforismi.

1 commento:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=Wy3WSaebTjQ

    http://www.youtube.com/watch?v=UKVttnLrKjg&feature=related

    non so perchè mi viene da postarti questa conferenza qui.

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